Se vi siete più volte chiesti in quale angolo della Sicilia è possibile visitare i luoghi caratterizzati da quella singolare luce irradiata dalla pietra barocca baciata dal sole, o dalle suggestive bellezze architettoniche e paesaggistiche apparse più volte nella fortunata fiction, sarete felici di sapere che sono, per così dire, “raccolte” attorno ad un unico centro: la meravigliosa provincia Iblea.
Le città del ragusano sono, infatti, le prescelte dal regista (Alberto Sironi) e dallo sceneggiatore (Luciano Riccieri) del Commissario più noto d’Italia, che qui hanno voluto ricostruire la realtà cinematografica del comune in cui sono ambientate le avvincenti inchieste: Vigata, luogo partorito dalla fantasia di Camilleri nell’invenzione letteraria del romanzo da cui è tratta la serie tv.
Città come Scicli, Ragusa Ibla, Modica, Ispica ed altre ancora, custodiscono quegli incantevoli posti della Sicilia dal fascino indiscutibile che è possibile apprezzare ancor di più dal vivo e che hanno contornato di bellezza la scenografia della fiction, la quale a sua volta ha contribuito ad aumentarne la notorietà, in un proficuo e fortunato scambio.
Scicli
Il Dedalo di viuzze e case inquadrate da varie riprese aeree che accompagnano la sigla, altro non sono che quelle della Cava di Santa Maria La Nova a Scicli, con l’omonima chiesa, la Chiesa della Consolazione, la Chiesa del Rosario, e altre bellezze monumentali e ambientali che caratterizzano il quartiere. Gli scorci tra Cava San Bartolomeo e Via Francesco Mormino Penna sono quelli che compaiono con maggior frequenza in quelle scene che gravitano intorno agli ambienti frequentati da Montalbano per il suo lavoro: è in quest’area, ad esempio, che si trova Palazzo Iacono i cui esterni nella fiction sono quelli della Questura, o il Palazzo Comunale che ospita il Commissariato di Polizia.
Qui si trova anche quella che ormai viene impropriamente definita la “Stanza di Montalbano” e cioè l’ufficio del Sindaco di Scicli, che nella fiction è l’ufficio del questore Montelusa.
Nella stessa area c’è l’ufficio di Montalbano, collocato all’interno dell’ex Camera del lavoro.
Sempre a Scicli, ma in una frazione chiamata Sampieri, è presente un altro luogo-simbolo della serie, e cioè la suggestiva Fornace Penna che nella finzione cinematografica diventa la Mànnara, zona malfamata intorno ad una fabbrica fatiscente in cui si muovono traffici illeciti e criminalità.
Per vedere Marinella e la casa di fronte al mare in cui il commissario vive, ci si dovrà spostare a Punta Secca, zona balneare che si affaccia sul Mar Mediterraneo dove Montalbano ama nuotare o semplicemente meditare godendo della spettacolare vista che ha dal suo balcone.
Ragusa e Modica
Frequenti sono anche le inquadrature su: Ragusa Ibla con il suo riconoscibilissimo Duomo di San Giorgio e la relativa piazza prospiciente (dov’è collocata la piazza centrale di Vigata), nonché con il limitrofo Circolo di Conversazione (dove spesso si reca il commissario quando vuole trovare risposte dal Dott. Pasquale); e su Modica, con l’imponente Chiesa di San Giorgio e varie e affascinanti prospettive su vicoli e viuzze.
Ispica
Non per ultima fa la sua comparsa nel piccolo schermo anche Ispica: la si può riconoscere nelle puntate in cui è ben visibile la Chiesa Dell’Annunziata, la Chiesa di Santa Maria Maggiore o lo splendido panorama su Punta Cirica, piccola frazione balneare.
Inoltre, se all’interno di questa serie Ispica è tra i posti un po’meno ricorrenti, la città diventa il vero e proprio fulcro d’azione in un’altra fiction televisiva con la quale la prima condivide la penna creativa di Camilleri e il riferimento al toponimo Vigata. Si tratta de “La mossa del cavallo – C’era una volta Vigata”, trasmessa in prima visione tv nel febbraio del 2018 e tratta da un romanzo storico dello scrittore.
In questa occasione sarà lo scenografico loggiato del Sinatra, accuratamente allestito per le esigenze di scena, a fare da location cinematografica.